FederlegnoArredo: legname abbattuto dall'uragano Vaia: finora prelevato soltanto il 15%

giovedì 4 luglio 2019
FederlegnoArredo: legname abbattuto dall'uragano Vaia: finora prelevato soltanto il 15%

Finora su 800mila metri cubi di legname abbattuto dall’uragano Vaia nella nostra regione, soltanto 120mila cubi sono stati già prelevati. Eppure la messa in sicurezza e la pulizia delle vallate colpite potrebbe avere un’accelerazione. È emerso oggi ( 3 luglio) a Udine durante un incontro alla presenza del presidente nazionale FederlegnoArredo, Emanuele Orsini, a cui hanno partecipato tra gli altri il past president Roberto Snaidero, il presidente di Fedecomlegno Alessandro Calcaterra e Paolo Fantoni, in qualità di presidente dell’European Panel Federation (EPF), l’organizzazione europea di rappresentanza dei produttori di pannelli.

“Nelle tre regioni colpite da Vaia – ha spiegato Calcaterra – sono stati abbattuti 1,5 milioni di metri cubi di legname, pari a 10 anni di normale taglio programmato. In Italia, purtroppo, l’utilizzo delle risorse boschive è solo del 36% mentre i Paesi europei più virtuosi arrivano all’80 per cento”.

“Dobbiamo imparare dall’emergenza – ha commentato Orsini – sia semplificando le procedure per il prelievo del legname abbattuto sia incrementando la capacità produttiva delle nostre aziende forestali e delle segherie”.

Purtroppo, le imprese locali sono poche e con mezzi non sufficienti, tanto che realtà dall’Austria e dalla Slovenia hanno da tempo iniziato a operare nella montagna friulana, ancora di più dopo l’uragano.

“Avevamo proposto diversi punti al governo nazionale per fare fronte al dopo-uragano – ha aggiunto Orsini – tra questi l’introduzione di una detrazione del 20% per chi acquistasse prodotti realizzati con legno da schianto. Purtroppo, la proposta non è stata accolta”.

Fantoni ha citato due accordi interregionali per aumentare la disponibilità di materia prima. Se quello sulla pioppicoltura sta funzionando, il secondo sul prelievo boschivo rimane ancora al palo. “Speriamo che gli effetti di Vaia portino a una riscoperta dell’attività boschiva, che grazie all’utilizzo di moderni macchinari ha recuperato una sua redditività”.

Fonte: www.ilfriuli.it

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