Al voto del Parlamento europeo il compromesso sul regolamento per la gestione delle foreste

giovedì 12 aprile 2018
Al voto del Parlamento europeo il compromesso sul regolamento per la gestione delle foreste

Nell’assemblea plenaria del 16-18 aprile, il Parlamento europeo voterà l’accordo raggiunto con il Consiglio Ue sulla proposta di nuovo regolamento in materia di foreste e uso del suolo, il cosiddetto regolamento LULUCF, che è l’acronimo dell’espressione inglese Land Use, Land Use Change and Forestry, in italiano uso del suolo, cambiamenti di uso del suolo e silvicoltura.

Secondo i dati di Eurostat relativi al 2014, le foreste nell’Ue assorbono l’equivalente del 10.9% di tutti i gas serra emessi ogni anno. Tra il 1990 e il 2015 l’area forestale e boschiva nell’Unione è aumentata di 11 milioni di ettari, raggiungendo i 182 milioni, che coprono il 43% della superficie dell’Ue, escludendo laghi e grandi fiumi. La percentuale di foreste e altre aree boschive varia molto da paese a paese, con il massimo in Svezia e Finlandia (70 e 68 per cento) e il minino a Malta (0%). In Italia la percentuale è del 37%.

Il compromesso raggiunto tra europarlamento e Consiglio Ue cerca di contemperare la preservazione delle foreste e della loro capacità di assorbimento della CO2 con le utilizzazioni produttive del legname e della conversione di aree forestali a fini agricoli.

Il settore LULUCF è tra quelli che non rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissione dell'Ue (ETS) e che devono contribuire con una riduzione del 30% delle emissioni di CO2 entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. Il nuovo regolamento LULUCF intende fornire un quadro che garantisca la contabilizzazione delle emissioni e degli assorbimenti generati da questo settore nel periodo 2021-2030.

Il punto fondamentale del testo concordato da Parlamento europeo e Consiglio Ue è la “regola del non-debito”, che costituisce un impegno vincolante in virtù del quale tutti gli Stati membri dovranno garantire che le loro emissioni totali in questo settore siano in equilibrio e non superino gli assorbimenti di CO2. L'imboschimento e la sorveglianza rafforzata delle foreste, delle terre coltivate e dei pascoli a livello nazionale vengono indicati come esempi di soluzioni per generare ulteriore assorbimento di carbonio.

Il periodo assunto come riferimento per confrontare le emissioni è quello del periodo 2000-2009 e il testo concordato prevede meccanismi di flessibilità per aiutare i singoli Stati a rispettare i loro impegni di “non debito”. Come spiega una nota del Consiglio Ue, questo nuovo meccanismo di compensazione conterrà fino a 360 milioni di tonnellate di CO2 equivalente e sarà a disposizione di tutti gli Stati membri nel corso del periodo 2021-2030. Alla Finlandia sarà riconosciuta una compensazione aggiuntiva di 10 milioni di tonnellate di CO2 equivalente per il periodo 2021-2030, “in riconoscimento della situazione particolare del paese in questo settore”.

Fonte: www.astrolabio.amicidellaterra.it

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